Governo del Territorio e Contratti Pubblici: Corso di Perfezionamento

Governo del Territorio e Contratti Pubblici: Corso di Perfezionamento

La Società Italiana degli Avvocati Amministrativisti, in collaborazione con la Libera Università S.S. Assunta – LUMSA, ha organizzato un Corso di perfezionamento sul Governo del Territorio e sui Contratti pubblici.

Il Corso (17 marzo – 23 giugno 2017 ) prevede sei incontri in materia di Governo del Territorio ed otto incontri in tema di Contratti pubblici e sarà trasmesso in videoconferenza (modalità FAD) anche presso lo Studio Legale Porqueddu, Partner dello Studio Legale D’Orsogna.

A questo link é possibile scaricare il programma completo del Corso.

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I procedimenti amministrativi nel diritto comparato. Seminario internazionale a Madrid

I procedimenti amministrativi nel diritto comparato. Seminario internazionale a Madrid

Si è tenuto a Madrid il 24 febbraio 2017 (Universidad Carlos III – Capus di Getafe) il Seminario Internazionale dal titolo “Los procedimientos administrativos en el Derecho Comparado”.

La relazione sul “Procedimento amministrativo in Italia” é stata tenuta dal Prof. Domenico D’Orsogna, Ordinario di Diritto Amministrativo nella Università degli studi di Sassari. Al suo fianco, nella sessione dedicata ai sistemi europei, hanno partecipato i Professori Johann Christian Pielow (Ruhr Universität Bochum), Christoph Schramek (Universität Innsbruck), António Rebordão Montalvo (Centro de Estudos para o Desenvolvimento Regional e Local do Portugal) e il Consigliere Gilles Pellissier (Conseil d’Etat de France).

I procedimenti amministrativi nel continente americano sono stati analizzati da Colin Crawford (Tulane University), Eduardo Cordero (Universidad Católica de Valparaíso), Libardo Rodríguez (Instituto Internacional de Derecho Administrativo).

Nella sessione conclusiva Oriol Mir Puigpelat (Universitat de Barcelona) e Javier Barnes (Universidad de Huelva) hanno approfondito i caratteri del procedimento amministrativo nelle organizzazioni sovranazionali ed internazionali.

Il Seminario rientra nell’ambito del progetto di ricerca dal titolo Il procedimento amministrativo nel quadro dell’organizzazione e del funzionamento del settore pubblico”, finanziato dal Ministerio de Economia, Industria y Competitividad spagnolo. Direttori e responsabili del progetto sono i Professori Luciano Parejo Alfonso e Marco Vaquer Caballeria, entrambi Ordinari di Diritto Amministrativo nella Universidad Carlos III di Madrid.

Qui il programma completo della giornata e ulteriori informazioni utili.

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No Man’s Land: una Fondazione per Progetti d’Arte Site Specific

No Man’s Land: una Fondazione per Progetti d’Arte Site Specific

Si è tenuta ad Alghero il 29 novembre 2016 (Dipartimento di Architettura dell’Università di Sassari) l’iniziativa “No man’s land belongs to everybody – Progetti site specific di Yona Friedman con Jean-Baptiste Decavèle”.

Organizzato dal Dipartimento di Architettura dell’Università degli Studi di Sassari e dalla Scuola di Dottorato in Architettura e Ambiente, in collaborazione con il DECA Master (Dipartimento di Giurisprudenza), l’incontro ha previsto una lezione aperta e una tavola rotonda con l’artista francese Jean-Baptiste Decavèle.

No man’s land” è il titolo della grande installazione realizzata in Italia a Contrada Rotacesta di Loreto Aprutino (Pescara) con il celebre architetto “visionario” Yona Friedman, con cui Decavèle collabora già da alcuni anni; ed é anche il nome di una Fondazione appena istituita, e di cui Yona Friedman é Presidente Onorario e Domenico D’Orsogna, tra gli altri, membro del Consiglio di amministrazione. La Fondazione promuove  lo sviluppo delle arti e delle scienze quali vettori di innovazione e di rigenerazione economico-sociale, in un orizzonte di sostenibilità eco-sistemica,  curando, in particolare, la realizzazione di progetti culturali di valorizzazione, rivitalizzazione e riuso di beni comuni, intesi in senso ampio e comprensivo di tutti i beni, di appartenenza pubblica o privata, che offrono o potrebbero offrire servizi al pubblico.

Nel corso dell’iniziativa sono stati presentati anche gli altri progetti curati da Friedman con Decavèle in Italia, tra i quali il “Vigne museum” e “La Montagne de Venise“, entrambi riconducibili alle idee dell’architetto ungherese di “museo senza pareti” e di “autocostruzione”, in cui l’arte – e non solo – sia accessibile e fruibile da parte di tutti in un’ottica di “co-creazione”.

La tavola rotonda  – moderata dal Prof. Domenico D’Orsogna, ordinario di Diritto Amministrativo del Dipartimento di Giurisprudenza e Direttore Scientifico del DECA Master – ha sviluppato l’idea di progettare e costruire “senza muri”, basandosi sulle “utopie realizzabili” dell’auto-costruzione e della auto-regolazione sociale, così come la gestione adattativa dell’ambiente, l’eco-sostenibilità, la valorizzazione e gestione dei beni comuni su base culturale.

All’incontro hanno partecipato Jean-Baptiste Decavèle, Dora Stiefelmeier,  Francesca Arras, Nanni Campus, Arnaldo Cecchini, Massimo Faiferri, Giovanni Maciocco, Antonello Marotta, Vincenzo Pascucci, Francesco Spanedda e Dora Stiefelmeier.

Co-organizzatori dell’evento, insieme con il DECA Master, sono il Museo MAN di Nuoro, Zerynthia, UniNuoro, la Fondazione META di Alghero, Now – New Operation Wave,  OpenForArt.

A questi link la locandina, maggiori informazioni e il comunicato stampa dell’evento.

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Il Ruolo delle Fondazioni nella Promozione della Cultura: Esperienze a Confronto – Incontro ad Alghero

Il Ruolo delle Fondazioni nella Promozione della Cultura: Esperienze a Confronto – Incontro ad Alghero

In un contesto europeo che punta verso modelli di gestione delle città propri delle Smart Cities, è nata la Rete delle Città della Cultura, presentata il 1 marzo 2016 dal Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo e volta a promuovere la cultura come leva per lo sviluppo di modelli di governance capaci di fronteggiare i profondi mutamenti verso i quali andiamo incontro.

La città Smart (città intelligente) è, infatti, la città capace di impiegare ed organizzare le risorse territoriali e culturali utilizzando tecnologie moderne e collegate per raggiungere una qualità più elevata di vita.

E proprio nell’ambito delle iniziative della Rete delle Città della Cultura, si svolgerà venerdì 27 gennaio 2017 alle ore 15.30, presso la Sala Conferenze de Lo Quarter di Alghero, l’incontro intitolato “Il ruolo delle fondazioni nella promozione della Cultura: esperienze a confronto”.

Al convegno, promosso dal Comune di Alghero in collaborazione con Promo PA Fondazione, parteciperanno i Sindaci delle città aderenti alla Rete e degli operatori di settore che illustreranno il ruolo delle Fondazioni culturali e bancarie nella promozione della cultura e presenteranno modelli operativi e soluzioni organizzative.

Dopo i saluti istituzionali del Sindaco di Alghero Mario Bruno e dell’Assessore alle politiche culturali, turistiche e dell’istruzione Gabriella Esposito, introdurrà e coordinerà i lavori il Prof. Domenico D’Orsogna, Ordinario di Diritto Amministrativo nell’Università degli Studi di Sassari e Direttore del DECA Master.

L’incontro è aperto a tutti gli operatori pubblici e privati e alle Fondazioni che operano per la valorizzazione culturale dei territori come volano di sviluppo economico. Seguite il link per ulteriori informazioni e il programma dell’iniziativa.

Fonte: DECA-ZINE, il magazine di Diritto, Economia e Cultura delle Arti e dei Beni Culturali del DECA Master.

 

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Musei e Social Media: Comunicare e Coinvolgere nell’Era del Web 2.0. Articolo di Alessandro Isaia da Nuove Alleanze

Musei e Social Media: Comunicare e Coinvolgere nell’Era del Web 2.0. Articolo di Alessandro Isaia da Nuove Alleanze

Nell’ultimo volume “Nuove Alleanze“, supplemento alla rivista “Arte e Critica“, Alessandro Isaia – docente DECA Master – tratta in maniera chiara e semplice il tema della comunicazione museale nell’era di Internet. Nel suo articolo dal titolo “Musei e social media: comunicare e coinvolgere nell’era del web 2.0. Le recenti esperienze della Fondazione Torino Musei”, si focalizza su quanto l’avvento dei social network si inserisca in un’era in cui i beni culturali, e i musei in particolare, stanno cercando di trovare delle soluzioni che possano aiutarli a incrementare pubblico e entrate, con operazioni di marketing fino a poco tempo fa inimmaginabili.

In questo contesto, la Fondazione Torino Musei, di cui Alessandro Isaia cura proprio la comunicazione e le strategie di marketing, promuove e valorizza il patrimonio museale utilizzando il web sia come mezzo di promozione, che come canale per consolidare e ampliare il rapporto con il pubblico.

Fin dalla nascita della Fondazione, i musei civici si dotarono di propri siti web. Nel 2004 si fece un ulteriore passo avanti grazie alla realizzazione del sito di Palazzo Madama di Torino tramite il quale si riuscì a creare un filo diretto con il pubblico. E ancora, nel 2008 fu aperto il MAO – Museo d’Arte Orientale, per il quale si sperimentò l’utilizzo dei social network, aprendo un profilo su Facebook e un canale Youtube, fondamentale per comunicare in versione video anticipazioni sulle collezioni, aggiornamento degli allestimenti, interviste.

In breve tempo ci fu un’impennata di visite al sito web del museo e l’opinione generale fu positiva. Fu questa esperienza a far “riflettere sulle opportunità che il web 2.0 offriva” – spiega Alessandro Isaia. “Nell’arco di poche settimane, si aprirono profili sui social network anche per gli altri musei della Fondazione (Palazzo Madama, il GAM, il Borgo Medievale)”.

Nel 2011, dopo aver analizzato le migliori esperienze a livello internazionale, si decise, in occasione del 150° anniversario dell’Unità d’Italia che ha visto Palazzo Madama protagonista, di utilizzare Facebook, Twitter, Youtube e Foursquare per “avvicinare il maggior numero possibile di persone ad un argomento, la storia dell’unità nazionale, che probabilmente avrebbe escluso alcune fasce di pubblico, soprattutto giovane”. Alla fine dell’esperienza è stato possibile riscontrare un incremento di pubblico, anche giovane.

Da queste considerazioni, è facile arrivare a un punto fermo e importante: la nascita (e consolidamento) di una nuova forma di interazione tra pubblico e museo. I social network “stanno contribuendo a raggiungere sempre più quel concetto di “museo partecipato” cui la storia della museologia moderna ha dedicato notevoli sforzi”. Tutto questo, conclude Alessandro Isaia, “va ben oltre gli aspetti di marketing e comunicazione museale”, inserendosi “in un più generale ripensamento della funzione stessa dei musei che sta caratterizzando l’epoca attuale”.

Seguite questo link per leggere l’articolo integrale di Alessandro Isaia su Nuove Alleanze.

Fonte: DECA-ZINE, il magazine di Diritto, Economia e Cultura delle Arti e dei Beni Culturali del DECA Master.

 

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Terre Civiche: Ambiente, Comunità, Coesione Sociale e Sviluppo Territoriale

Terre Civiche: Ambiente, Comunità, Coesione Sociale e Sviluppo Territoriale

Il grande dibattito sui beni comuni, che sottraendosi alla distinzione tra beni pubblici e beni privati appartengono ad una comunità diffusa, dimostra come esista un’altra proprietà rispetto a quella classica, espressione tipica del pensiero liberale e come questa discussione meriti di essere arricchita dall’esperienza maturata dalla storia millenaria degli assetti tradizionalmente definiti come usi civici.

La persistenza degli assetti proprietari collettivi rende evidente come la loro evoluzione storica sia stata in grado di elaborare una disciplina che ha contribuito alla tutela del paesaggio ed alla protezione di vaste aree dal punto di vista ambientale. La riflessione sugli assetti fondiari collettivi e sul loro regime caratteristico, nel quale la proprietà dei beni che compete alla comunità di abitanti del luogo, è scissa dalla loro amministrazione di cui è titolare l’ente esponenziale della collettività, offrono un valido contributo alla definizione di una possibile disciplina dei beni comuni.

Le proprietà collettive e i diritti collettivi derivanti manifestano infatti una prevalenza della solidarietà comune sull’individualismo del singolo e presentano un valore d’uso con un rilievo maggiore rispetto al loro valore di scambio. Permettono inoltre di operare una valutazione sui poteri conferiti dall’ordinamento agli enti esponenziali della collettività per assicurare una proficua relazione tra popolazione e spazio insediativo. In tal senso, è possibile condurre un interessante approfondimento orientato secondo un’ottica di coesione sociale e di sviluppo territoriale.

Il Centro Studi della Sardegna sulle Terre Civiche, istituito nel 2014 dal Dipartimento di Agraria dell’Ateneo e con sede a Nuoro, organizza 2 giorni di Seminario sul tema. Le Terre Civiche costituiscono un patrimonio di circa 300 mila ettari in Sardegna, e di alcuni milioni di ettari su scala nazionale. Le caratteristiche contenute nel titolo del seminario verranno approfonditi sotto i due angoli visuali: giuridico e socio-economico. Ai contributi di natura scientifica vengono inoltre associati quelli di carattere operativo. L’attenzione verso questi ampi territori è importante al fine di proporre opportunità di sviluppo economico-sociale.

Al seminario parteciperà il Prof. Domenico D’Orsogna – Ordinario di Diritto Amministrativo nell’Università di Sassari e Direttore Scientifico del DECA Master – ed altri esperti di economia, del settore e di amministratori, incluso il Presidente della Corte Costituzionale della Repubblica, Prof. Paolo Grossi.

Ecco l’invito e il programma completo delle due giornate.

Fonte: DECA-ZINE, il magazine di Diritto, Economia e Cultura delle Arti e dei Beni Culturali del DECA Master.

 

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Laboratorio di Diritto ed Economia della Cultura su Fundraising e Progettazione Culturale a Nuoro

Laboratorio di Diritto ed Economia della Cultura su Fundraising e Progettazione Culturale a Nuoro

Nuovo appuntamento con il Laboratorio di Diritto ed Economia della Cultura, organizzato dal DECA Master tramite il DECAlab, in collaborazione con il Dipartimento di Giurisprudenza e UniNuoro. Le conferenze e i seminari del DECAlab sono un appuntamento fisso rivolto a studenti, laureati, laureandi e dottorandi di ricerca, oltre che ad avvocati, funzionari pubblici, operatori del diritto e a tutti coloro che intendano approfondire la conoscenza del diritto e dell’economia del settore culturale.

Durante l’incontro dal titolo “Fund raising e progettazione culturale tra pubblico e privato”, i relatori, Prof. Alessandro Isaia e Dott. Matteo Bagnasco, tratteranno le diverse forme di sostegno alla progettazione culturale, con uno sguardo particolare al mondo delle fondazioni, ai suoi meccanismi e al rapporto con il settore pubblico. Con l’occasione verranno inoltre prese in considerazione le principali tendenze in campo di politiche per la cultura, e alcuni esempi di forme di sostegno all’innovazione culturale.

L’appuntamento è per venerdì 23 settembre, alle ore 18 a Nuoro, presso la sede del Consorzio per la Promozione degli Studi Universitari nella Sardegna Centrale – UniNuoro, in via Salaris 18. Nel centro didattico del Dipartimento di Giurisprudenza, in viale Mancini 5 a Sassari, sarà trasmessa la videoconferenza. Scaricate a questo link la locandina della conferenza di Nuoro.

Alessandro Isaia, docente del DECA Master sin dalla I Edizione del 2010/2011, è laureato in Architettura presso il Politecnico di Torino. E’ Project Manager dell’Abbonamento Musei Lombardia Milano, per conto dell’Associazione Torino Città Capitale Europea, e si occupa di gestire il progetto esecutivo e la start up della card dei Musei Lombardia Milano.

Matteo Bagnasco è dottore di ricerca in Scienze della Comunicazione presso l’Università di Torino, esperto di politiche culturali, e responsabile dell’Area Innovazione Culturale della Compagnia di San Paolo.

Fonte: DECA-ZINE, il magazine di Diritto, Economia e Cultura delle Arti e dei Beni Culturali del DECA Master.

 

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Il Museo Presidio e Centro di Interpretazione del Territorio, Articolo della Prof.ssa Roberta Piccinelli per Nuove Alleanze

Il Museo Presidio e Centro di Interpretazione del Territorio, Articolo della Prof.ssa Roberta Piccinelli per Nuove Alleanze

Nel museo italiano oggi esistono nuove forme di interpretazione e di comunicazione del patrimonio che garantiscono la specificità del territorio o dell’edificio storico. Un’analisi della relazione tra territorio e museo è d’obbligo per capire le dinamiche odierne esistenti all’interno del museo stesso.

Nell’articolo pubblicato su Nuove Alleanze, Roberta Piccinelli, docente di Museologia nella Università degli Studi di Teramo e al DECA Master, analizza l’evoluzione del rapporto tra museo e territorio, iniziato negli anni settanta quando a Brera viene organizzata una mostra intitolata “Processo per il museo”. La mostra aveva lo scopo di portare all’attenzione del pubblico proposte concrete per un uso realmente sociale del museo e per sottolineare il legame del museo con il territorio.

Questo rapporto viene ribadito e rafforzato negli anni ottanta, per poi svilupparsi e consolidarsi negli anni novanta, quando “risulta sempre più determinante l’intreccio tra valore culturali, storiche e di identità del patrimonio archeologico e la sua valenza di risorsa economica”. La contrazione della spesa statale, inoltre, determina il bisogno di discutere sull’importanza di un’innovazione della gestione del museo, aprendo ai privati e decentrando la titolarità delle funzioni amministrative.

Roberta Piccinelli spiega che, anche per l’esistenza di uno “sviluppo sostenibile”, l’importanza del territorio come complesso di “risorse produttive” ambientali e culturali causava un aumento della considerazione del patrimonio culturale come fattore di ricchezza non solo rispetto al turismo, ma anche per la qualità distintiva e per la competizione di mercato dei prodotti industriali e artigianali. Poteri pubblici e imprese private maturano un interesse per la valorizzazione dei beni culturali distintivi delle diverse aree. Allo stesso modo, si apre un’accesa competizione di marketing territoriale fra le diverse località nell’intento di incentivare i flussi turistici, attrarre stakeholders e investimenti e promuovere i prodotti locali.

Numerose le leggi, le norme attuative e le iniziative relative al futuro dei musei: discussa e allo stesso tempo molto importante fu la legge n. 589 del 1997 che affermò la sussidiarietà verticale e orizzontale e previde il trasferimento agli enti territoriali della gestione dei musei statali. Ma ci furono anche raccomandazioni da parte dell’UNESCO, furono nominate commissioni regionali e ministeriali e gli argomenti sono stati trattati in più di una conferenza, come la 24° Conferenza Generale di ICOM Milano del 3-9 luglio 2016, le cui tappe preparatorie intermedie si sono tenute a Nuoro (30 settembre 2013) e a Siena (7 luglio 2014).

L’articolo integrale di Roberta Piccinelli, contenuto nel volume “Nuove Alleanze: diritto ed economia per la cultura e l’arte”, è consultabile a questo link.

Fonte: DECA-ZINE, il magazine di Diritto, Economia e Cultura delle Arti e dei Beni Culturali del DECA Master.

 

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Politiche Urbanistiche e Gestione del Territorio. Tra esigenze del Mercato, Coesione Sociale e Perequazione Urbanistica. Materiali per la Comparazione Giuridica

Politiche Urbanistiche e Gestione del Territorio. Tra esigenze del Mercato, Coesione Sociale e Perequazione Urbanistica. Materiali per la Comparazione Giuridica

Avrà luogo oggi nella sede dello Urban Center di Bologna (Piazza del Nettuno) il seminario di presentazione dei volumi “Politiche urbanistiche e gestione del territorio. Tra esigenze del mercato e coesione sociale” e “Perequazione urbanistica. Materiali per la comparazione giuridica”.

Rispettivamente a cura del Prof. Paolo Urbani e del Prof. Domenico D’Orsogna, i volumi rappresentano un resoconto delle ricerche condotte nell’ambito del Progetto di rilevante interesse nazionale (PRIN 2009) sul tema “Politiche urbanistiche e gestione del territorio tra esigenze del mercato e coesione sociale”, finanziato dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca scientifica.

I responsabili del Progetto hanno deciso di continuare la positiva esperienza di collaborazione scientifica e di offrire agli studiosi un ambiente di approfondimento e dibattito sui temi legati al territorio, inteso come scenario giuridico nel quale si muovono i fatti dell’economia e della società, nella convinzione che il “diritto del territorio” costituisca il laboratorio privilegiato di rilevazione e ordinazione della continua tensione tra la libertà di iniziativa economica privata e le esigenze dell’ordinamento di tutelare gli interessi generali della collettività, onde evitare il contrasto con l’utilità sociale e indirizzare e coordinare le azioni umane a fini sociali.

La Collana pubblica studi e ricerche contributi innovativi e originali al dibattito scientifico sul diritto del governo del territorio e delle amministrazioni pubbliche. Le opere sono accolte in considerazione del rigore nell’approccio metodologico, della consistenza delle tesi sostenute e dell’indagine critica sulla letteratura esistente. La selezione è operata dai Direttori della Collana, i quali si avvalgono di almeno due revisori esterni, ai quali i manoscritti vengono inviati in forma anonima, con sistema di referaggio cosiddetto doppio cieco (double blind peer review).

Il volume “Perequazione urbanistica. Materiali per la comparazione giuridica”, a cura del Prof. Domenico D’Orsogna, ordinario di Diritto Amministrativo nell’Università di Sassari e Direttore del DECA Master, è stato pubblicato con i fondi del PRIN 2009 e con il contributo del Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università degli Studi di Sassari e dell’Osservatorio di Diritto della Cultura del Consorzio per la Promozione degli Studi Universitari nella Sardegna Centrale – UniNuoro.

Fonte: DECA-ZINE, il magazine di Diritto, Economia e Cultura delle Arti e dei Beni Culturali del DECA Master.

 

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Laboratorio di Diritto ed Economia della Cultura: “Sviluppo Economico su Base Culturale: Teorie e Pratiche”

Laboratorio di Diritto ed Economia della Cultura: “Sviluppo Economico su Base Culturale: Teorie e Pratiche”

La cultura ha fondamentali implicazioni rispetto alle dinamiche di sviluppo di un territorio, e agisce a livello profondo nella promozione del suo benessere sociale ed economico: rinegoziando la percezione individuale e collettiva dei luoghi, e riabilitando aree degradate o marginalizzate; incrementando le potenzialità cognitive e stimolando il potenziale individuale e collettivo in termini di produzione innovativa; operando nella valorizzazione sostenibile di patrimoni materiali e immateriali; aumentando la qualità percepita dell’ambiente naturale e antropizzato.

Con l’obiettivo di sensibilizzare l’opinione pubblica e stimolare dibattito e progettualità, il Laboratorio di Diritto ed Economia della Cultura prosegue il ciclo di approfondimento degli aspetti giuridici ed economici del settore culturale con la conferenza dal titolo “Lo sviluppo economico su base culturale: teorie e pratiche”, a cura del Prof. Guido Ferilli, una delle voci più autorevoli del panorama nazionale in materia di economia della cultura e sviluppo locale su base culturale.

Docente presso IULM (Milano), Ferilli svolge attività di ricerca in Italia e all’estero (es. Ecuador, Svezia, Giappone dove ha lavorato sull’evoluzione della produzione culturale e creativa dopo il terremoto dell’11.03.2011) ed è consulente per la progettazione comunitaria nel settore culturale.

Nell’incontro programmato presso la sede Uninuoro in Via Salaris (NU), il Prof. Ferilli affronterà il tema delle logiche di investimento, rischio e sperimentazione, presupposti necessari dello sviluppo basato su cultura e conoscenza. Introduce i lavori il Prof. Domenico D’Orsogna, Ordinario di Diritto Amministrativo presso l’Università di Sassari. La sala di Uninuoro sarà collegata in videoconferenza con il centro didattico del Dipartimento di Giurisprudenza in Viale Mancini 5, a Sassari.

Scaricate il programma di interventi e il calendario di iniziative del Laboratorio di Diritto ed Economia della Cultura a questo link; oppure scaricate la locandina della conferenza a questo link.

Fonte: DECA-ZINE, il magazine di Diritto, Economia e Cultura delle Arti e dei Beni Culturali del DECA Master.

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Cultura, Diversità e Agroecologia al Laboratorio di Diritto ed Economia della Cultura

Cultura, Diversità e Agroecologia al Laboratorio di Diritto ed Economia della Cultura

La Carta di Milano, presentata dal Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali in data 28 aprile 2015, riconosce che «il cibo svolge un ruolo importante nella definizione dell‘identità di ciascuna persona ed è una delle componenti culturali che connota e dà valore a un territorio e ai suoi abitanti». Occorre pertanto «considerare il cibo un patrimonio culturale e in quanto tale […] valorizzarne origine e originalità con processi normativi trasparenti».

Ambiente, alimentazione, sicurezza alimentare, qualità e tipicità, diritto alimentare sono oggetti di ricerca, profondamente interdipendenti; così è per la diversità alimentare, un vero e proprio valore-sistema a tutela di interessi che sono nel contempo ecologici, sociali e culturali.

Domani a Sassari il Laboratorio di Diritto ed Economia della Cultura ospita su questi temi l’intervento del Prof. Massimo Monteduro, dell’Università del Salento, su Diritto dell’agro-ecologia e tutela della diversità. La sala del Centro Didattico del Dipartimento di Giurisprudenza in Viale Mancini 5 a Sassari sarà collegata in videoconferenza con la sede Uninuoro in Via Salaris.

Introducono i lavori i Prof. Domenico D’Orsogna, Ordinario di Diritto Amministrativo presso l’Università di Sassari, e il Prof. Massimo Occhiena, Ordinario di Diritto Amministrativo presso l’Università di Sassari.

Fonte: DECA-ZINE, il magazine di Diritto, Economia e Cultura delle Arti e dei Beni Culturali del DECA Master.

 

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Laboratorio di Diritto ed Economia della Cultura – Incontri su Patrimonio e Industrie Culturali

Laboratorio di Diritto ed Economia della Cultura – Incontri su Patrimonio e Industrie Culturali

Il Laboratorio di Diritto ed Economia della Cultura continua il suo ciclo di approfondimento degli aspetti giuridici ed economici inerenti al settore culturale programmando due incontri:

  • presso il centro didattico del Dipartimento di Giurisprudenza in Viale Mancini 5, la Prof.ssa Maria Teresa Carballeira presenterà una riflessione dal titolo Il Marchio del Patrimonio europeo tra cultura e cittadinanza. Il Marchio, attribuito tramite selezione a siti ubicati nell’Unione per il ruolo che essi rivestono nella storia, nella cultura e nella costruzione dell’Europa, intende valorizzare un patrimonio comune rafforzando il senso di appartenenza dei cittadini e il dialogo interculturale. Il valore simbolico così legato alla storia e all’integrazione degli Stati membri apre la strada alla promozione di una qualità pan-europea della cultura, che esige un dibattito serio e consapevole.
  • presso la sede Uninuoro in Via Salaris, il Prof. Ferilli proporrà un incontro su Le industrie culturali e creative in Europa. Allorquando alla cultura viene destinato un ruolo educativo o ludico, nella convinzione che il suo contributo all’economia non possa che restare marginale o confinato nel dominio dell’intervento pubblico, l’impatto diretto e indiretto del settore culturale in Europa, la sua capacità di contribuire alla crescita, alla competitività, allo sviluppo sostenibile ed all’innovazione della vita economica e sociale evidenziano come esso presenti un tasso di sviluppo in crescita, e persino più rapido rispetto ad altri comparti.

Introduce gli incontri il Prof. Domenico D’Orsogna, Ordinario di Diritto Amministrativo presso l’Università di Sassari. Le due sedi saranno collegate in videoconferenza e che gli incontri. I seminari del Laboratorio di Diritto ed Economia della Cultura sono gratuiti.

Fonte: DECA-ZINE, il magazine di Diritto, Economia e Cultura delle Arti e dei Beni Culturali del DECA Master.

 

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