Il Ruolo delle Fondazioni nella Promozione della Cultura: Esperienze a Confronto – Incontro ad Alghero

Il Ruolo delle Fondazioni nella Promozione della Cultura: Esperienze a Confronto – Incontro ad Alghero

In un contesto europeo che punta verso modelli di gestione delle città propri delle Smart Cities, è nata la Rete delle Città della Cultura, presentata il 1 marzo 2016 dal Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo e volta a promuovere la cultura come leva per lo sviluppo di modelli di governance capaci di fronteggiare i profondi mutamenti verso i quali andiamo incontro.

La città Smart (città intelligente) è, infatti, la città capace di impiegare ed organizzare le risorse territoriali e culturali utilizzando tecnologie moderne e collegate per raggiungere una qualità più elevata di vita.

E proprio nell’ambito delle iniziative della Rete delle Città della Cultura, si svolgerà venerdì 27 gennaio 2017 alle ore 15.30, presso la Sala Conferenze de Lo Quarter di Alghero, l’incontro intitolato “Il ruolo delle fondazioni nella promozione della Cultura: esperienze a confronto”.

Al convegno, promosso dal Comune di Alghero in collaborazione con Promo PA Fondazione, parteciperanno i Sindaci delle città aderenti alla Rete e degli operatori di settore che illustreranno il ruolo delle Fondazioni culturali e bancarie nella promozione della cultura e presenteranno modelli operativi e soluzioni organizzative.

Dopo i saluti istituzionali del Sindaco di Alghero Mario Bruno e dell’Assessore alle politiche culturali, turistiche e dell’istruzione Gabriella Esposito, introdurrà e coordinerà i lavori il Prof. Domenico D’Orsogna, Ordinario di Diritto Amministrativo nell’Università degli Studi di Sassari e Direttore del DECA Master.

L’incontro è aperto a tutti gli operatori pubblici e privati e alle Fondazioni che operano per la valorizzazione culturale dei territori come volano di sviluppo economico. Seguite il link per ulteriori informazioni e il programma dell’iniziativa.

Fonte: DECA-ZINE, il magazine di Diritto, Economia e Cultura delle Arti e dei Beni Culturali del DECA Master.

 

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Terre Civiche: Ambiente, Comunità, Coesione Sociale e Sviluppo Territoriale

Terre Civiche: Ambiente, Comunità, Coesione Sociale e Sviluppo Territoriale

Il grande dibattito sui beni comuni, che sottraendosi alla distinzione tra beni pubblici e beni privati appartengono ad una comunità diffusa, dimostra come esista un’altra proprietà rispetto a quella classica, espressione tipica del pensiero liberale e come questa discussione meriti di essere arricchita dall’esperienza maturata dalla storia millenaria degli assetti tradizionalmente definiti come usi civici.

La persistenza degli assetti proprietari collettivi rende evidente come la loro evoluzione storica sia stata in grado di elaborare una disciplina che ha contribuito alla tutela del paesaggio ed alla protezione di vaste aree dal punto di vista ambientale. La riflessione sugli assetti fondiari collettivi e sul loro regime caratteristico, nel quale la proprietà dei beni che compete alla comunità di abitanti del luogo, è scissa dalla loro amministrazione di cui è titolare l’ente esponenziale della collettività, offrono un valido contributo alla definizione di una possibile disciplina dei beni comuni.

Le proprietà collettive e i diritti collettivi derivanti manifestano infatti una prevalenza della solidarietà comune sull’individualismo del singolo e presentano un valore d’uso con un rilievo maggiore rispetto al loro valore di scambio. Permettono inoltre di operare una valutazione sui poteri conferiti dall’ordinamento agli enti esponenziali della collettività per assicurare una proficua relazione tra popolazione e spazio insediativo. In tal senso, è possibile condurre un interessante approfondimento orientato secondo un’ottica di coesione sociale e di sviluppo territoriale.

Il Centro Studi della Sardegna sulle Terre Civiche, istituito nel 2014 dal Dipartimento di Agraria dell’Ateneo e con sede a Nuoro, organizza 2 giorni di Seminario sul tema. Le Terre Civiche costituiscono un patrimonio di circa 300 mila ettari in Sardegna, e di alcuni milioni di ettari su scala nazionale. Le caratteristiche contenute nel titolo del seminario verranno approfonditi sotto i due angoli visuali: giuridico e socio-economico. Ai contributi di natura scientifica vengono inoltre associati quelli di carattere operativo. L’attenzione verso questi ampi territori è importante al fine di proporre opportunità di sviluppo economico-sociale.

Al seminario parteciperà il Prof. Domenico D’Orsogna – Ordinario di Diritto Amministrativo nell’Università di Sassari e Direttore Scientifico del DECA Master – ed altri esperti di economia, del settore e di amministratori, incluso il Presidente della Corte Costituzionale della Repubblica, Prof. Paolo Grossi.

Ecco l’invito e il programma completo delle due giornate.

Fonte: DECA-ZINE, il magazine di Diritto, Economia e Cultura delle Arti e dei Beni Culturali del DECA Master.

 

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Laboratorio di Diritto ed Economia della Cultura su Fundraising e Progettazione Culturale a Nuoro

Laboratorio di Diritto ed Economia della Cultura su Fundraising e Progettazione Culturale a Nuoro

Nuovo appuntamento con il Laboratorio di Diritto ed Economia della Cultura, organizzato dal DECA Master tramite il DECAlab, in collaborazione con il Dipartimento di Giurisprudenza e UniNuoro. Le conferenze e i seminari del DECAlab sono un appuntamento fisso rivolto a studenti, laureati, laureandi e dottorandi di ricerca, oltre che ad avvocati, funzionari pubblici, operatori del diritto e a tutti coloro che intendano approfondire la conoscenza del diritto e dell’economia del settore culturale.

Durante l’incontro dal titolo “Fund raising e progettazione culturale tra pubblico e privato”, i relatori, Prof. Alessandro Isaia e Dott. Matteo Bagnasco, tratteranno le diverse forme di sostegno alla progettazione culturale, con uno sguardo particolare al mondo delle fondazioni, ai suoi meccanismi e al rapporto con il settore pubblico. Con l’occasione verranno inoltre prese in considerazione le principali tendenze in campo di politiche per la cultura, e alcuni esempi di forme di sostegno all’innovazione culturale.

L’appuntamento è per venerdì 23 settembre, alle ore 18 a Nuoro, presso la sede del Consorzio per la Promozione degli Studi Universitari nella Sardegna Centrale – UniNuoro, in via Salaris 18. Nel centro didattico del Dipartimento di Giurisprudenza, in viale Mancini 5 a Sassari, sarà trasmessa la videoconferenza. Scaricate a questo link la locandina della conferenza di Nuoro.

Alessandro Isaia, docente del DECA Master sin dalla I Edizione del 2010/2011, è laureato in Architettura presso il Politecnico di Torino. E’ Project Manager dell’Abbonamento Musei Lombardia Milano, per conto dell’Associazione Torino Città Capitale Europea, e si occupa di gestire il progetto esecutivo e la start up della card dei Musei Lombardia Milano.

Matteo Bagnasco è dottore di ricerca in Scienze della Comunicazione presso l’Università di Torino, esperto di politiche culturali, e responsabile dell’Area Innovazione Culturale della Compagnia di San Paolo.

Fonte: DECA-ZINE, il magazine di Diritto, Economia e Cultura delle Arti e dei Beni Culturali del DECA Master.

 

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Il Museo Presidio e Centro di Interpretazione del Territorio, Articolo della Prof.ssa Roberta Piccinelli per Nuove Alleanze

Il Museo Presidio e Centro di Interpretazione del Territorio, Articolo della Prof.ssa Roberta Piccinelli per Nuove Alleanze

Nel museo italiano oggi esistono nuove forme di interpretazione e di comunicazione del patrimonio che garantiscono la specificità del territorio o dell’edificio storico. Un’analisi della relazione tra territorio e museo è d’obbligo per capire le dinamiche odierne esistenti all’interno del museo stesso.

Nell’articolo pubblicato su Nuove Alleanze, Roberta Piccinelli, docente di Museologia nella Università degli Studi di Teramo e al DECA Master, analizza l’evoluzione del rapporto tra museo e territorio, iniziato negli anni settanta quando a Brera viene organizzata una mostra intitolata “Processo per il museo”. La mostra aveva lo scopo di portare all’attenzione del pubblico proposte concrete per un uso realmente sociale del museo e per sottolineare il legame del museo con il territorio.

Questo rapporto viene ribadito e rafforzato negli anni ottanta, per poi svilupparsi e consolidarsi negli anni novanta, quando “risulta sempre più determinante l’intreccio tra valore culturali, storiche e di identità del patrimonio archeologico e la sua valenza di risorsa economica”. La contrazione della spesa statale, inoltre, determina il bisogno di discutere sull’importanza di un’innovazione della gestione del museo, aprendo ai privati e decentrando la titolarità delle funzioni amministrative.

Roberta Piccinelli spiega che, anche per l’esistenza di uno “sviluppo sostenibile”, l’importanza del territorio come complesso di “risorse produttive” ambientali e culturali causava un aumento della considerazione del patrimonio culturale come fattore di ricchezza non solo rispetto al turismo, ma anche per la qualità distintiva e per la competizione di mercato dei prodotti industriali e artigianali. Poteri pubblici e imprese private maturano un interesse per la valorizzazione dei beni culturali distintivi delle diverse aree. Allo stesso modo, si apre un’accesa competizione di marketing territoriale fra le diverse località nell’intento di incentivare i flussi turistici, attrarre stakeholders e investimenti e promuovere i prodotti locali.

Numerose le leggi, le norme attuative e le iniziative relative al futuro dei musei: discussa e allo stesso tempo molto importante fu la legge n. 589 del 1997 che affermò la sussidiarietà verticale e orizzontale e previde il trasferimento agli enti territoriali della gestione dei musei statali. Ma ci furono anche raccomandazioni da parte dell’UNESCO, furono nominate commissioni regionali e ministeriali e gli argomenti sono stati trattati in più di una conferenza, come la 24° Conferenza Generale di ICOM Milano del 3-9 luglio 2016, le cui tappe preparatorie intermedie si sono tenute a Nuoro (30 settembre 2013) e a Siena (7 luglio 2014).

L’articolo integrale di Roberta Piccinelli, contenuto nel volume “Nuove Alleanze: diritto ed economia per la cultura e l’arte”, è consultabile a questo link.

Fonte: DECA-ZINE, il magazine di Diritto, Economia e Cultura delle Arti e dei Beni Culturali del DECA Master.

 

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